Per risanare in modo profondo e duraturo un manufatto in cemento armato, occorre intervenire tempestivamente scegliendo il ciclo di materiali adatti e proteggendo il ripristino, evitando così un successivo rischio di carbonatazione. Le malte da ripristino sono quindi studiate per rispondere in modo efficace a queste esigenze, perchè composte da cementi ad elevate prestazioni, additivati con resine che favoriscono l’aderenza e fibre antiritiro altamente lavorabili.
Le soluzioni
1. Preparazione del supporto mediante completa asportazione e demolizione con l’ausilio di mezzi meccanici o manuali di tutte le parti in calcestruzzo degradate o in via di distacco fino a completa scopertura dei ferri di armatura.
2. Idrolavaggio e pulizia energica di tutte le superfici con eliminazione di polveri ed eventuali parti incoerenti.
3. Dopo adeguata e completa pulizia dei ferri di armatura (fino al bianco), applicare sugli stessi la boiacca passivante monocomponente.
4. Ricostruzione dei volumi mancanti con malta tixotropica, fibrorinforzata, polimero modificata, a presa normale. L’operazione dovrà avvenire con l’ausilio di cazzuola rovescia in strati successivi fresco su fresco e previa applicazione della boiacca di aggancio realizzata con lo stesso più liquido.
5. In alternativa al punto 4, in caso di problemi di tempistica, ove le temperature stagionali lo permettano, impiegare la malta tixotropica, fibrorinforzata, polimero modificata, a presa medio rapida o a presa rapida.
6. Rasatura totale delle superfici con speciale rasante, anticarbonatazione, polimero modificata a presa medio rapida, rifinito a civile con frattazzo di spugna.
7. Per una completa e definitiva protezione e decorazione del calcestruzzo così riparato, applicazione su tutte le superfici del protettivo anticarbonatazione, antialga, antimuffa, steso a pennello o rullo
La norma uni en 1504
8. I prodotti per gli interventi di ripristino del CLS sono soggetti a marcatura obbligatoria CE secondo la norma UNI EN 1504 “Prodotti e sistemi per la protezione e la riparazione delle strutture di calcestruzzo – Definizioni, requisiti, controllo di qualità e valutazione delle conformità”.
Tutti i prodotti sotto elencati sono malte idrauliche (PCC) per le riparazioni non strutturali del calcestruzzo (R2) secondo i principi 3.1 e 3.2 (Ripristino), 7.1 (Aumento del copriferro), 7.2 (Sostituzione del calcestruzzo contaminato o carbonatato) conformi alla Norma 1504-3:2005.